La dieta è importante?

Il termine dieta, dal greco dìaita, indica il complesso delle norme di vita (alimentazione, attività fisica, riposo ecc.) atte a mantenere lo stato di salute. Nell’accezione moderna, indica una prescrizione alimentare ben definita, in termini qualitativi e quantitativi, mirante a correggere particolari condizioni cliniche a scopo terapeutico, preventivo o sperimentale.

Una dieta equilibrata deve assicurare al soggetto un’adeguata assunzione giornaliera di nutrienti che sono stati tradizionalmente classificati come macronutrienti e micronutrienti. I micronutrienti, che includono vitamine e minerali, sono necessari in piccole quantità per assicurare il corretto funzionamento di importanti proteine ​​ed enzimi. I macronutrienti, che includono carboidrati, proteine ​​e grassi, sono in genere necessari in grandi quantità e le loro subunità fungono da elementi costitutivi delle strutture cellulari e da substrati energetici in tutti gli organismi. Inoltre, i nutrienti e i loro metaboliti sono attivi anche nella facilitazione, regolazione e coordinamento del vasto numero di processi cellulari che operano per mantenere l’omeostasi cellulare.

L’assunzione di una dieta appropriata può dimostrarsi difficile per i pazienti miastenici che hanno difficoltà di masticazione e deglutizione (disfagia) o che assumono medicinali che comportano delle restrizioni dietetiche.

La difficoltà a masticare è legata al fatto che è necessaria un’azione ripetitiva della mandibola: se viene messo in bocca del cibo solido più muscoli vengono messi in azione. È consigliato pertanto prendere piccole porzioni di cibo e riposarsi spesso, così sono richiesti minori movimenti della mandibola e si sottopone ad una azione meno ripetitiva la muscolatura facciale, prevenendone l’affaticamento.

Come conseguenza della disfagia si può osservare un deficit dell’alimentazione con progressivo calo ponderale, carenze vitaminiche e minerali, disidratazione, fino a malnutrizione marcata. Un’altra complicanza della disfagia è il rischio di aspirazione che si può verificare in seguito a ostruzione delle vie aeree.

Per ovviare a questo problema gli alimenti devono essere scelti con cura in funzione della consistenza e della viscosità, per esempio alimenti liquidi come l’acqua, il tè e le tisane sono i più difficili da somministrare nei soggetti con disfagia intradeglutitoria in quanto questi liquidi per la loro consistenza determinano una deglutizione estremamente rapida e scarsamente controllabile. Di contro alimenti densi possono aumentare il rischio di aspirazione post deglutitoria in quanto richiedono un ruolo attivo nel processo di deglutizione.

Da una parte, quindi, occorre ispessire i liquidi e dall’altra rendere i solidi più fluidi; per esempio, se il paziente non riesce a deglutire l’acqua si possono proporre liquidi più densi come lo yogurt o i succhi di frutta con polpa. Inoltre, si può intervenire modificando la consistenza dell’alimento, per esempio frullando e omogeneizzando le verdure e la carne.  È importante evitare di somministrare alimenti a doppia consistenza come pastina in brodo, minestrone con verdure a pezzi e gli alimenti poco coesi e scivolosi come la carne trita, i cracker, i grissini e i biscotti secchi e farinosi.

Risulta importante anche migliorare la viscosità dell’alimento per facilitare la deglutizione e per ridurre il rischio di aspirazione, aggiungendo ad esempio dell’olio.

La terapia farmacologica del paziente miastenico può avere degli effetti collaterali e richiedere un piano dietetico mirato.

Gli effetti collaterali più comuni degli Anticolinesterasici sono nausea, vomito e diarrea che, se protratti nel tempo, possono provocare disidratazione e carenza di minerali. Occorre quindi cercare di bere più acqua rispetto al litro e mezzo comunemente raccomandato ma anche yogurt, succhi di frutta e spremute possono essere utili a reintegrare i liquidi e i minerali persi. Devono essere consumati pasti leggeri con un basso contenuto di fibre per non peggiorare la diarrea.

I Corticosteroidi intervengono sul metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei lipidi. Sono iperglicemizzanti e diminuiscono la secrezione di insulina; aumentano il catabolismo delle proteine provocando una diminuzione della massa muscolare e intervengono anche sul metabolismo lipidico, in particolare attivano la lipolisi e inducono la ridistribuzione del grasso corporeo. L’alimentazione deve essere controllata per prevenire sovrappeso, obesità e diabete.  

È consigliato il consumo di cinque pasti al giorno: colazione, spuntino la mattina, pranzo, spuntino il pomeriggio e cena; è importante, inoltre, la qualità di ogni pasto, che deve essere equilibrato in modo da evitare picchi glicemici. È necessario aumentare il consumo di proteine di elevata qualità che sono presenti nella carne, nel pollame, nelle uova, nei latticini e nel pesce; aumentare il consumo di alimenti ricchi in fibre e a basso Indice Glicemico e ridurre il consumo di grassi saturi.

I corticosteroidi intervengono anche sul metabolismo del calcio, riducendone l’assorbimento a livello gastrointestinale e una diminuzione della deposizione di calcio a livello delle ossa, predisponendo all’ osteoporosi. È importante quindi aumentare il consumo di alimenti particolarmente ricchi di calcio come latticini, pesce, noci, mandorle, ecc.

Diminuiscono inoltre l’escrezione renale del sodio con conseguente aumento della ritenzione dei liquidi e ipertensione. Bisogna quindi seguire una dieta povera di sali: non aggiungere sale ai cibi, evitare cibi in scatola, carne affumicata, salsicce ed insaccati, controllare l’etichetta dei cibi confezionati per accertarsi che non contengano sodio. Scegliere cibi freschi, consumare verdure fresche ed evitare salse e gelatine.

Gli steroidi possono anche causare diminuzione del livello di potassio, con conseguente senso di stanchezza e debolezza, crampi muscolari, stipsi, aritmie cardiache, insonnia, ecc. Per mantenere un adeguato livello di potassio, può essere utile includere nella dieta succo d’arancia, banane, albicocche, melone, pere, verdure gialle e verdi, cereali, carne, pollame e pesce.